Il seghetto utilizzato dal falegname si chiama principalmente archetto da traforo, noto anche come seghetto da traforo o sega da traforo. Si tratta di uno strumento caratterizzato da un telaio ad arco, ideale per lavori di taglio complessi e curve strette grazie alla sua lama molto sottile e delicata. Spesso nei laboratori di falegnameria si fa anche riferimento al seghetto alternativo, uno strumento elettrico molto versatile adatto a vari tipi di taglio, specialmente quelli su curve e forme sagomate. Esiste inoltre il saracco, che ricorre nei cruciverba come soluzione alla definizione “seghetto del falegname”, ma nella pratica quotidiana i falegnami moderni usano soprattutto l’archetto da traforo e il seghetto alternativo.
Descrizione e varianti del seghetto del falegname
L’archetto da traforo è progettato per consentire tagli intricati grazie alla sua struttura sottile, con una profondità del telaio che varia generalmente tra i 20 e i 30 centimetri e lame da circa 12 centimetri di lunghezza. Il vantaggio principale di questo strumento è la sua capacità di avventurarsi distante dal bordo della tavola per lavorare su zone centrali o su dettagli ricercati, soprattutto nella creazione di decori, trafori e precisi motivi ornamentali. Mentre la lama molto esile permette la realizzazione di curve strette e angoli acuti, la sua fragilità necessita di movimenti delicati e attenti per evitare la rottura.
Il seghetto alternativo rappresenta una versione moderna e elettrica dello strumento, consentendo maggiore velocità di esecuzione e una versatilità superiore rispetto agli strumenti manuali. È utilizzato per sagomare, rifinire mobili, creare ritagli e sagomature su vari materiali, dalla legna ai compensati e persino al metallo sottile. La sua lama si muove in modo alternato, garantendo un taglio uniforme. Le lame sono facilmente intercambiabili e ne esistono di diverse tipologie, ciascuna adatta a specifici materiali e modalità di taglio.
Come ottenere tagli perfetti
Per realizzare tagli precisi e perfetti con il seghetto del falegname, è fondamentale seguire alcuni accorgimenti tecnici che possono fare la differenza sia per il risultato estetico che per la funzionalità del pezzo lavorato.
Preparazione del pezzo
- Tracciare accuratamente la linea di taglio con una matita fine o un pennarello da falegname. Questo step è cruciale per avere un riferimento costante durante la lavorazione.
- Fissare il materiale sulla superficie di lavoro usando morsetti solidi per evitare movimenti imprevisti che potrebbero compromettere la precisione del taglio.
- Scegliere la lama giusta: per curve strette, è consigliabile una lama molto sottile e a dentatura fine (fino a 15 denti per centimetro). Per linee dritte o materiali più spessi, si può optare per una lama più robusta.
Tecnica di taglio
- Muovere lo strumento lentamente e costantemente, senza mai forzare la lama, per mantenere il controllo totale e ridurre il rischio di rottura.
- Per curve strette, seguire la sagoma con movimenti graduali e piccoli spostamenti della lama, utilizzando il movimento naturale del polso piuttosto che solo le braccia.
- Nelle lavorazioni più delicate con il seghetto alternativo, conviene tenersi 2-3 mm lontani dalla linea definitiva e avvicinarsi gradualmente, rifinendo il bordo con carta abrasiva o lime.
- Per evitare brutte scheggiature, si consiglia di scegliere una lama con una maggiore densità di denti, soprattutto sui materiali più delicati.
Principali errori da evitare
Anche con la migliore tecnica e attrezzatura, possono verificarsi errori comuni che è bene conoscere per evitarli:
- Forzare la lama porta spesso alla sua rottura, soprattutto se si lavora su curve strette o materiali molto duri.
- Tralasciare la rifinitura del taglio può comportare bordi frastagliati, poco eleganti e spesso inadatti agli incastri precisi richiesti in falegnameria.
- Non cambiare la lama usurata: una lama consumata o non adatta al materiale può peggiorare la qualità del taglio e rischiare di compromettere l’intero lavoro.
Consigli pratici per la scelta e la manutenzione
Nel momento dell’acquisto di un seghetto da falegname, è importante valutare:
- La profondità dell’arco dell’archetto da traforo, parametro che influenza la versatilità e l’agilità dello strumento.
- La qualità delle lame, che determinerà la pulizia dei tagli e la durata dello strumento stesso.
- Nella scelta di un seghetto alternativo, bisogna assicurarsi che abbia sistemi di cambio rapido delle lame e una buona protezione contro le schegge, fondamentale per lavori di precisione.
La manutenzione è altrettanto importante:
- Pulire il seghetto regolarmente ed eliminare i residui di materiale accumulati sulla lama dopo ogni utilizzo.
- Lubrificare le parti mobili del seghetto alternativo per garantirne la scorrevolezza e la durata.
- Sostituire tempestivamente le lame danneggiate o consumate per continuare a ottenere tagli precisi e senza imperfezioni.
In conclusione, il seghettotagli perfetti su legno e materiali diversi, valorizzando ogni progetto di falegnameria con finiture precise e professionali. Per un approfondimento tecnico sulle tipologie di seghetti e sulla loro storia si può consultare la voce archetto da traforo su Wikipedia.