Cosa sono le malattie cardiovascolari? attacco cardiaco, ictus e altri disturbi

Le malattie cardiovascolari sono un insieme di disturbi che interessano il cuore e i vasi sanguigni, rappresentando la prima causa di mortalità a livello mondiale e in Italia. Queste malattie si manifestano quando l’afflusso di sangue al cuore, al cervello o ad altri distretti corporei viene ostacolato o alterato, tipicamente a causa di fenomeni come l’aterosclerosi, ovvero l’accumulo di depositi di grasso all’interno delle arterie. La rilevanza sociale, sanitaria ed economica di queste patologie è elevatissima, sia per la frequenza sia per le gravi complicanze associate come attacco cardiaco (infarto miocardico), ictus, insufficienza cardiaca e altre condizioni gravi malattie cardiovascolari.

I principali tipi di disturbi cardiovascolari

L’insieme delle malattie cardiovascolari comprende varie alterazioni, di cui alcune tra le più conosciute e impattanti sono:

  • Cardiopatia coronarica: si verifica quando le arterie coronarie che irrorano il cuore sono ristrette o ostruite, spesso causa di angina pectoris e infarto del miocardio (attacco cardiaco).
  • Ictus: avviene quando viene interrotto o ridotto l’afflusso di sangue al cervello, provocando danni neurologici anche irreversibili. Rientra nelle cosiddette patologie cerebrovascolari.
  • Attacco ischemico transitorio (TIA): alterazione temporanea della circolazione cerebrale, con sintomi simili a quelli dell’ictus ma di durata inferiore e senza esiti permanenti.
  • Arteriopatia periferica: interessa le arterie degli arti inferiori, con perdita o riduzione del flusso sanguigno, spesso associata a dolore soprattutto durante la deambulazione.
  • Malattie aortiche: coinvolgono l’aorta, il più grande vaso sanguigno del corpo, e comprendono condizioni come l’aneurisma aortico.
  • Altri disturbi: come la cardiopatia ipertensiva, la cardiopatia reumatica, le aritmie, le cardiomiopatie, le malattie valvolari e i difetti congeniti del cuore.

Cause e fattori di rischio delle malattie cardiovascolari

Le cause principali delle malattie cardiovascolari sono molteplici e spesso correlate tra loro, con un ruolo centrale giocato dai cosiddetti fattori di rischio modificabili:

  • Ipertensione arteriosa: pressione alta danneggia progressivamente le pareti vasali e predispone all’aterosclerosi.
  • Fumo di sigaretta: responsabile di danni diretti su cuore e vasi, aumenta significativamente il rischio sia di infarto che di ictus.
  • Diabete mellito: altera il metabolismo dei grassi e della glicemia, accelerando i processi aterosclerotici.
  • Colesterolo elevato: soprattutto del tipo LDL, favorisce la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie.
  • Obesità e sedentarietà: la mancanza di attività fisica e la dieta scorretta incidono su molteplici parametri di rischio, tra cui pressione, glicemia e livelli di colesterolo.
  • Abuso di alcol e stress cronico: contribuiscono ad aumentare la pressione arteriosa e peggiorare la salute vascolare.

Esistono anche fattori non modificabili come l’età, la predisposizione genetica, il sesso (il rischio aumenta con l’età e nei maschi è generalmente più elevato fino alla menopausa nelle donne), oltre a condizioni come malattie congenite o reumatiche del cuore. Patologie specifiche come la aterosclerosi sono all’origine di molte malattie cardiovascolari, con un ruolo importante anche per le infezioni come la faringite streptococcica nel caso della cardiopatia reumatica.

I sintomi nelle principali malattie cardiovascolari

I segnali d’allarme variano a seconda del disturbo interessato. In particolare:

  • Attacco cardiaco: dolore toracico oppressivo o bruciante, irradiato a braccio sinistro, spalla, schiena o mandibola; sudorazione, nausea, affanno e senso di debolezza improvvisa.
  • Ictus: comparsa acuta di debolezza o perdita di sensibilità a una metà del corpo, difficoltà di parola o comprensione, perdita di coordinazione, improvvisa visione sdoppiata o ridotta.
  • Insufficienza cardiaca: fatica, dispnea (mancanza di respiro), gonfiore degli arti inferiori, affaticamento anche per sforzi minimi.
  • Arteriopatia periferica: dolore alle gambe durante la camminata che si attenua a riposo (claudicatio intermittens), pallore e temperatura ridotta degli arti.
  • Malattie valvolari: affanno, palpitazioni, edemi e possibile tendenza allo svenimento.

Per molte di queste malattie la sintomatologia può essere silente o sfumata per anni e manifestarsi in modo grave e acuto solo in stadi avanzati, ragion per cui la prevenzione e la diagnosi precoce assumono un ruolo fondamentale.

Prevenzione, diagnosi e trattamento

Strategie di prevenzione

  • Correzione degli stili di vita: dieta sana ed equilibrata ricca di frutta e verdura, limitando grassi saturi, zuccheri e sale.
  • Svolgimento regolare di attività fisica: almeno 150 minuti a settimana di esercizio moderato migliora la salute cardiovascolare.
  • Monitoraggio e trattamento della pressione arteriosa e del colesterolo.
  • Evitare fumo e consumo eccessivo di alcol.
  • Controllo periodico della glicemia soprattutto nei soggetti a rischio o diabetici.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi di malattia cardiovascolare richiede una valutazione accurata dei fattori di rischio e l’esecuzione di esami come ECG, ecocardiogramma, test da sforzo, esami del sangue e, se necessario, tecniche di imaging avanzate. I trattamenti comprendono:

  • Utilizzo di farmaci specifici: antipertensivi, anticoagulanti, antiaggreganti, ipolipemizzanti e farmaci per il controllo della glicemia.
  • Prescrizione di interventi chirurgici o procedure come angioplastica, bypass coronarico, inserimento di stent, a seconda della gravità e della sede del problema.
  • Riabilitazione cardiologica e interventi personalizzati per il recupero e la prevenzione delle recidive.

Le malattie cardiovascolari costituiscono quindi un problema complesso che richiede un approccio multidisciplinare, integrando prevenzione, diagnosi precoce, trattamenti farmacologici e, quando necessario, procedure interventistiche. La conoscenza dei fattori di rischio, l’adozione di comportamenti sani e la tempestività nel riconoscere i sintomi rappresentano gli strumenti più efficaci per contrastare questa importante categoria di patologie.

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