Intelligenza Artificiale: amica o nemica?

Robotica Intelligenza Artificiale

Condividi questo articolo

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su whatsapp

L’intelligenza Artificiale nasce negli anni 50 i primi esperimenti furono di Alan Turing, matematico, logico, crittografo e filosofo britannico considerato il padre dell’informatica dopo l’invenzione della sua omonima macchina in grado di creare degli algoritmi. Un grande passo in avanti per i computer.  Qualche anno dopo anche con John McCarthy, uno dei padri fondatori dell’intelligenza artificiale, si riferirà, con questo termine, a tutto quello che può essere usato per riprodurre il ragionamento umano delle macchine. Le famose macchine intelligenti.

È però vero che nonostante una macchina possa essere precisa al millesimo non sarà mai in grado di riprodurre la creatività umana. La differenza sostanziale è nel fatto che un romanzo scritto o una musica composta non sarà mai generata da un’emozione o un’esperienza, ma semplicemente costruita in base ad un database per similitudine.

L’intelligenza Artificiale (AI) fa già parte da diversi anni del nostro mondo. In tanti hanno provato a dare delle spiegazioni esaustive su cosa è e come funziona ma spesso avvengono grandi dibattiti per i vari aspetti etici e teorici a si cui va incontro.

Vari rami la comprendono, tra questi sicuramente sono compresi l’informatica e la robotica.

L’informatica studia la progettazione dei sistemi hardware e dei sistemi di programmazione i quali forniscono i vari sistemi delle AI con capacità tipiche dell’essere umano rendendole in grado di perseguire autonomamente una finalità, prendendo anche delle decisioni che prima erano affidate all’uomo.

Stephen Hawking nel 2014 ci mise in guardia sui pericoli dell’AI, considerandola una vera e propria minaccia per il genere umano: “I computer prenderanno il potere, a rischio l’intera razza umana” e questo è proprio quello che sta accadendo.

Si sta affidando la maggior parte delle azioni e decisioni che prima erano una grande responsabilità dell’uomo alle macchine.

Quando si invia un CV ad una azienda il primo step per capire se il candidato è idoneo o meno viene processato da un computer attraverso un algoritmo che, nonostante la sua precisione, non potrà mai sapere se tra i candidati respinti vi erano persone che in realtà meritavano quella determinata posizione e semplicemente non hanno utilizzato le parole giuste per descriversi.

L’Intelligenza Artificiale permette di sfruttare i dati raccolti sugli utenti per adattare il contenuto e che i messaggi presentati rispecchino interessi dell’utente stesso nel momento della ricerca.

Un esempio chiaro è Spotify perfettamente in grado, attraverso le canzoni selezionate dall’utente, di riprodurre una similitudine delle canzoni preferite.

La robotica è l’altro filone importante dell’AI in cui vengono studiati algoritmi allo scopo di creare macchine a cui delegare compiti umani ben specifici.

Negli ultimi anni si è sentita sempre più la necessita di avere degli assistenti digitali che fossero più rapidi ad organizzare e a trovare ciò di cui abbiamo bisogno.

Le più grandi compagnie informatiche si sono messe all’opera e hanno creato i famosissimi Siri, Cortana e Alexa.

Che cosa hanno in comune questi tre personaggi? Sono degli assistenti collegati al nostro pc, tablet o mobile che possono aggiornarci in tempo reale sul traffico, il meteo, ci avvisano dei messaggi e ci ricordano gli appuntanti: insomma degli assistenti a 360 grandi a portata di mano.

Ma negli anni come ha continuato a svilupparsi tutto questo? A cosa stiamo andando incontro?

Dal 2019, per esempio, esistono dei ristoranti in alcune regioni d’Italia in cui vieni servito direttamente da un robot. Attraverso un tablet e un’app si può programmare il percorso per ogni numero di tavolo: arriva in silenzio, è puntuale e gentile.

Nel 2020 per ovviare alle varie problematiche dell’anno il gruppo “Yoox – Net A Porter” ha puntato sull’intelligenza artificiale creando una shopping experience personalizzata attraverso lo sviluppo di Visual Search e Virtual Try-On. Questo ha permesso di rispondere alla fatidica domanda “con che cosa abbino questo tipo di maglione?” facilitando così l’utente nella propria ricerca.

Nel 2021 invece Samsung ha lanciato il suo primo prototipo di Robot – maggiordomo, passa dal fare la lavastoviglie a versare il vino e si chiama Bot Handy. Ovviamente ancora non si sa se andrà in produzione in meno, ma comunque possiamo considerarlo un grandissimo passo in avanti.E voi cosa ne pensate?

L’ intelligenza Artificiale sicuramente è qualcosa di innovativo e meraviglioso se però utilizzata per uno scopo positivo in grado di aiutarci a migliorare quanto già costruito da noi.

Ti è piaciuto questo contenuto? Condividilo con chi vuoi e continua a seguirci e a leggere i nostri articoli!

Continua a seguirci